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Channel: Commenti a: L’intervista. Veneziani: “L’identitarismo, la destra, la fondazione An e Marine Le Pen”
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Di: luciano

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Pur condividendo quanto scrive vendetta, vorrei ritornare ancora al 1993/1994, perché, con cinismo, non fu distrutto solo un movimento politico alternativo al sistema, ma tutto un mondo che non si riconosceva nell’antifascismo.
Questo mondo non era un ambiente minoritario destinato al ghetto, anzi era la difesa estrema dell’universalità del fascismo, come naturale espressione della culla della Romanità, in una parola dell’essere italiano.
La grandezza del fascismo in tutti i settori (basti pensare alle città) derivava senza alcun sforzo dalla più grande storia d’Italia.
Storia inquinata da ideologie antiitaliane, a partire dall’inquinamento più pesante, il cristianesimo, senza dimenticare massoneria marxismo liberalismo.
Chi ha avuto Roma come origine non può non riconoscere nel Fascismo la nuova Roma e da lì bisogna PARTIRE.
Perché il Fascismo era una ripartenza ed il cammino era appena stato ripreso.
Se non si ricrea un ambiente alternativo all’antifascismo, in cui, ovviamente, non si commemori ma si faccia riferimento rigoroso alla nostra storia ed ai nostri valori, andando fino in fondo in quello che il Fascismo aveva solo iniziato (ad esempio sganciandosi dalla Chiesa), contribuiremo a consolidare l’antifascismo, con una associazione di criminali, quale è l’ANPI, regolarmente omaggiata sia dagli antifascisti che dagli ex-fascisti.
Ancora una considerazione: io non parlo mai di neofascismo, è un termine gradito agli antifascisti.
Se i nostri nemici cristiani 8 o massoni o liberali)si chiamano ancora oggi così, io conosco un solo mondo alternativo, quello fascista.
Il neo è solo un difetto…


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